Malesco

Località dalla storia antica, circondata dall’aspra natura del Parco Nazionale della Val Grande e impreziosita dalle antiche tradizioni dell’Ecomuseo: benvenuti a Malesco!

Borgo vigezzino di assoluto fascino, Malesco è Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e luogo dalle origini molto antiche, probabilmente legate all’epoca preistorica; è inoltre porta di accesso al Parco Nazionale della Val Grande, la più grande riserva naturale e selvaggia d’Europa, raggiungibile attraverso la Valle Loana.

Nella piazza principale del paese sorge la Chiesa dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Di grande interesse è anche la Chiesa del Gabbio, sorta nel XVIII secolo come ex voto alla Vergine dopo la peste del 1513.
Il fiore all’occhiello di Malesco è certamente il suo Ecomuseo regionale della Pietra Ollare e degli Scalpellini (ed Leuzerie e di Scherpelit, nel dialetto locale), aperto nel 2007.
L’Ecomuseo tutela il patrimonio culturale, ambientale e tradizionale e include punti di interesse disseminati sul territorio, oltre a tre strutture museali: un lavatoio con una mostra permanente, dedicata al maleschese Giovan Maria Salati, primo attraversatore a nuoto del Canale della Manica, un mulino storico sito a Zornasco e il Museo Archeologico, gestito in collaborazione con il Parco Nazionale della Val Grande.

Nei dintorni di Malesco, da non perdere per gli amanti della natura incontaminata, l’Oasi WWF Pian dei Sali a Finero.

Tra gli eventi più apprezzati del borgo della Valle Vigezzo spiccano Malescorto, il festival internazionale di cortometraggi cinematografici e il Carnevale storico maleschese, che affonda le sue radici alla fine dell’800, anche se pare abbia origini molto più antiche.
Nell’ambito della valorizzazione dei prodotti locali, è attiva l’Accademia dei Runditt, che opera per la tutela dell’omonimo piatto tradizionale, candidato alla Comunità del cibo di Slow Food. Dal 2016 nel centro storico del paese viene inoltre proposta una sagra molto amata, dedicata alle tre più conosciute specialità gastronomiche tradizionali.

L’invito è di scoprire Malesco attraverso una passeggiata in centro storico, tra piazzette e angoli nascosti, edifici storici, affreschi, musei che racchiudono storia e tradizione. Concedendosi magari una pausa tra i boschi e i paesaggi suggestivi alle porte della Val Grande, cedendo infine alle golosità di prodotti che ricordano tempi e sapori antichi.

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