La scoperta della Val d’Ossola non può prescindere dalla conoscenza delle sue “cattedrali di pietra“, le centrali idroelettriche costruite agli inizi del ‘900 in uno dei bacini idrografici più importanti dell’Italia intera.
Centrali e dighe sono diventate nel corso degli anni un forte richiamo turistico. L’ultimo esempio legato a queste gigantesche opere dell’ingegno umano, che ha avuto una risonanza mediatica mondiale, arriva dalla Valle Antrona. Sui muraglioni della Diga del Cingino gli “stambecchi acrobati” si arrampicano sulle pareti quasi verticali della diga per mangiare il salnitro, dando vita ad uno spettacolo naturale unico al mondo.
E le sagome imponenti delle dighe distribuite in molte valli dell’Ossola si abbinano perfettamente alle splendide centrali idroelettriche del fondovalle, molte delle quali create dall’ingegno dell’architetto Piero Portaluppi, autore in Val d’Ossola anche della progettazione del celebre Albergo della Cascata del Toce e del surreale Wagristoratore nei pressi del Passo San Giacomo, in Alta Valle Formazza.